TERRAVECCHIART FOLK FEST, l’evento dell’estate 2010
L’estate sarnese 2010 è stata impreziosita dal “Terravecchiart Folk Fest”, il primo festival d’arte e cultura immerso nell’incantevole e suggestivo scenario del borgo antico Terravecchia, tra i più belli dell’intera Valle del Sarno. In un momento di grande malessere sociale ed economico, con un territorio soggetto al depauperamento costante del proprio patrimonio storico, il Terravecchiart folk fest appare come uno squarcio di luce e di speranza, per tutti coloro che credono fermamente nel riscatto di un territorio dalle enormi potenzialità, vero forziere di tesori inestimabili. Sentiamo direttamente dalle vive parole dell’ideatore e direttore artistico del Terravecchiart Folk Fest l’architetto Massimiliano Martorelli, quali sono gli obiettivi presenti e futuri dell’evento dell’estate 2010. Tra i tanti obiettivi vi è la valorizzazione di quelle straordinarie testimonianze architettoniche e artistiche che costellano l’antico borgo di Terravecchia, come le sue torri, tra queste per la prima volta con le “luci d’arte” abbiamo illuminato la straordinaria Torre Aragonese, fatto ammirare l’imponenza scenografica della collegiata di S.Matteo, abbiamo realizzato il sogno di un borgo pullulante di visitatori non solo in concomitanza delle solenni celebrazioni in onore della Madonna di Montevergine, altresì, abbiamo inaugurato dopo i restauri il monumentale complesso S.Domenico-S.Vincenzo Ferreri, trasformato per una sera in “Museo D’Arte Contemporanea”, consentendo, per la prima volta nella storia, non solo a tutti i visitatori l’accesso libero alle sue sale ,ma anche ai suoi terrazzi panoramici. Per decenni si è discusso della necessità di un progetto culturale capace di valorizzare e promuovere il borgo antico della città di Sarno, noi abbiamo deciso di andare oltre il “chiacchiericcio”, di realizzare finalmente quel ”format” che il territorio ha atteso per troppo tempo. Lo slogan che ho scelto per promuovere l’evento è emblematico: “Ho realizzato un mio sogno, il sogno di tutti voi”…il Terravecchiart Folk Fest. E’ stato semplice presentare nell’Agro un “format”congeniale alla Costa d’Amalfi. Per molti è stato un azzardo, ma alla fine abbiamo avuto ragione, portare il 24 luglio, di sera, in poche ore, oltre 1500 visitatori tra le vie di Terravecchia è stata un grandissima soddisfazione, che ha ripagato i tanti sacrifici compiuti. A cosa pensava mentre strutturava il Terravecchiart Folk Fest, e cosa ha proposto l’edizione 2010. Ad un Festival della cultura che ospitasse “eccellenze”.Per rispondere alla seconda parte della sua domanda le dico subito, che quest’anno si è dato spazio al “decennale” di “Pizza al Borgo” con il comitato organizzatore che ha presentato la storia fotografica dell’evento, la prima manifestazione organizzata nella Valle del Sarno, dedicata alla succulenta pietanza campana. E’ stato invitato il comune di San Valentino Torio a presentare “La storia fotografica dell’infiorata di Casatori” giunta alla sua quindicesima edizione. Fiore all’occhiello dell’evento è stata l’esposizione di fotografie del primo fotoreporter dell’Agro Nocerino-Sarnese, Pierino Musi, già collaboratore de Il Tempo e Il Roma, che nell’ambito del “Terravecchiart” ha presentato alcuni degli scatti più significativi, fissati in oltre mezzo secolo di attività…….L’agro sarnese ha finalmente un evento culturale per la promozione del territorio, che può trasformarsi nell’evento principe dei palinsesti estivi futuri, non ci resta che fare un grosso imbocca al lupo all’architetto Martorelli e alla sua squadra, sperando che la sua passione genuina, riesca a preservare il suo progetto dalle mille insidie del nostro territorio. (S.Pastore)
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